"Scrivere è un modo di rispondere alla vita. Abbiamo sempre bisogno di rispondere a un dono con un altro dono, non per sdebitarci, ma per continuare a donare e ricevere, senza fine". Quanto descrive Christian Bobin nel suo “Mozart e la pioggia” calza alla perfezione per il nuovo progetto editoriale che verrà presentato il 13 ottobre presso la libreria Odradek di via dei Banchi Vecchi, 57 alle ore 17,30, per un ambizioso e incoraggiante tentativo di rinascita culturale e per una riforma intellettuale e morale dell'Italia.
“MALACODA”, dal nome del diavolo della bolgia dei Barattieri eletto dagli altri diavoli per parlare con Virgilio, è il nome della nuova webzine che prenderà il via per la realizzazione di un'onda critica e letteraria che sia lotta alternativa al disfacimento intellettuale proposto dal magma del pensiero unico, debole, servo delle dinamiche "nichiliste" del nuovo dis-ordine mondiale.
“MALACODA” vuole essere un piccolo dono alle persone di "buona volontà" che puntano all'attuazione dell'articolo 9 della Costituzione che recita: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica"; ed è, vuole essere, uno strumento di lotta culturale per chi non si rassegna.
La rivista, con uscita mensile, sarà un laboratorio dinamico e costantemente in fieri, in cui confluiranno scritti, immagini, suoni, con interventi anche su Youtube e sui social network. Per la necessità, oggi fondamentale, di dare vita a un confronto e a un dibattito sulla storia e sull'attualità, sul pensiero e la prassi, attraverso la scoperta (o riscoperta) dell'immenso patrimonio di lingua, narrativa, poesia, scena, arte, musica in Italia e nel mondo.
Alla presentazione di “MALACODA” presso la libreria Odradek (martedì 13 ottobre ore 17,30) prenderanno parte il direttore editoriale Mario Quattrucci; i condirettori Mario Lunetta e Alberto Improda, il direttore responsabile Tonino Tosto, l'attrice Paola Pitagora e numerosi altri collaboratori della rivista.
Così Mario Quattrucci spiega il nuovo e ambizioso progetto: «Parleremo di "Cultura e Diritti" e, sotto il segno di "Articolo 9", del confronto e delle iniziative per l'attuazione della Costituzione e per una svolta nelle politiche culturali; lanceremo "Uno sguardo dal ponte" per dar conto dell'attuale produzione letteraria guardando senza pregiudizi a ciò che è "sul mercato" e, soprattutto, all'altro che il mercato oblitera e rifiuta; lavoreremo "Per la critica" letteraria e d'arte, musicale, teatrale, sia in termini teorici che di attualità; apriremo un "Panorama" delle letterature di altri Paesi e altre lingue; metteremo a confronto e in "Corto Circuito" idee e proposte riguardanti l'italiano e gli italiani, la nostra civiltà e lo stato delle cose presenti; faremo leggere ascoltare e vedere "La parola fra noi", poesie e racconti italiani dei nostri anni; inviteremo a "Leggere il 900" per ritrovare comprendere gustare (o demolire) pezzi fondamentali del secolo breve grande e terribile che è alle radici dell'oggi; daremo conto di eventi musicali, teatrali, artistici, non di rado mettendoli in rete nel loro manifestarsi».
Alla rivista parteciperanno con le loro idee e i loro scritti, intellettuali, poeti, scrittori "non conformi" che sapranno appassionare il lettore con fiammate di pensiero pronte a sferzare l'anima. Sarà insomma, come ricorda Mario Quattrucci, "il luogo, il sito, da cui nessun intellettuale, nessun lettore, o scrittore, o artista, o spettatore potrà prescindere se vuole combattere ancora contro il degrado culturale e morale e per una rinascita della cultura italiana. Perché secondo il motto dei Francescani di Toledo, che il grande musicista contemporaneo Luigi Nono + scelse per sé: “caminantes / no hay caminos / hay que caminar, viandanti, non ci sono strade, si deve camminare.
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